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VIII edizione Premio Narrativa Giovane. La Fondazione Spadolini porta avanti i suoi progetti culturali nonostante il Covid-19

Il concorso “Narrativa Giovane” giunge quest’anno alla VIII edizione. Come da tradizione, la Giuria composta da Ilaria Camiciottoli, Caterina Ceccuti, Cosimo Ceccuti, Rodolfo Cigliana, Cristina Giachi, Paola Lucarini, Roberto Marcori, Paola Maresca, Agnese Pini e Milva Segato, si è riunita nei primi di marzo, nella Stanza della Vice Sindaca di Palazzo Vecchio a Firenze. La richiesta presentata ai ragazzi delle classi IV degli Istituti superiori della Toscana aderenti all’iniziativa, è stata come sempre quella di leggere e commentare in classe i quattro volumi annuali di “Nuova Antologia” (gratuitamente distribuiti ad alunni e insegnanti grazie al generoso contributo di Fondazione ChiantiBanca), e di trovare nella ricchezza delle pagine della nostra rivista spunti di riflessione abbastanza forti da colpire la loro immaginazione e realizzare un elaborato di narrativa breve capace di raccontare, appunto, qualcosa della società in cui viviamo e di cui “Nuova Antologia” rappresenta lo specchio culturale. Ne sono risultati testi dal valore notevole, che hanno approfondito temi di attualità come la drammatica questione dell’immigrazione (sempre molto sentita dagli studenti), il bullismo nelle scuole e la preoccupazione per il futuro del nostro pianeta. Ma anche situazioni più intimiste, come la sensazione di trascuratezza da parte dei genitori, troppo assorbiti dall’ambizione delle rispettive carriere, le emozioni forti legate all’incomprensione dei coetanei e il relativo senso di solitudine che ne deriva, per dirne alcuni. Il testo vincitore della VIII edizione però ha toccato un argomento che si trova esattamente a metà strada tra la dimensione più intima dell’io narrante, e quella più  giornalistica dei fatti di cronaca. Stiamo parlando dell’elaborato di Rebecca Pelleri, “Quasi un’ombra”, del Liceo Scientifico Castelnuovo.
«Rebecca Pelleri osserva con curiosità, rispetto ed affetto un clochard alla stazione ferroviaria -è il commento della Giuria-. Una presenza abituale, silenziosa, tollerata dai passanti, ma non per questo rispettata. Una figura drammatica che nel suo modo di rapportarsi al mondo rappresenta l’ombra dell’uomo che un tempo era stato. Il personaggio, nei modi e nei termini con cui viene  descritto dall’autrice, tocca il cuore. Con leggerezza e senza eccessi di sorta, il lettore è portato ad intuire il passato che si cela dietro a questa ombra, gli affetti abbandonati o perduti, la dignità, una filosofia dell’esistere. Sono pagine brevi ma poetiche -conclude la Giuria-, dove più che osservatrice, l’autrice sembra protagonista in prima persona della condizione disperata vissuta dal proprio personaggio, tale è l’empatia dimostrata nei confronti dei suoi stati psicologici e dei conflitti interiori».
Ringraziamo la Fondazione ChiantiBanca, che per il settimo anno consecutivo ha scelto di sponsorizzare l’iniziativa acquistando cento abbonamenti da distribuire agli studenti e ai docenti delle classi partecipanti. Il plauso della Giuria infatti non va soltanto agli alunni, indubbiamente impegnati nel presentare al concorso elaborati di ottima qualità sia dal punto di vista narrativo che lessicale, ma anche agli insegnanti, i quali ne hanno certamente supervisionato e stimolato il lavoro.
Compito fondamentale degli insegnanti di ciascun Istituto, infatti, è stato quello di selezionare gli elaborati migliori per il concorso. Infine, il ringraziamento della Fondazione Spadolini Nuova Antologia va agli Istituti superiori che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Nello specifico i licei fiorentini Castelnuovo, Dante, Galileo, Michelangiolo, l’Educandato Santissima Annunziata e l’Istituto Vittoria Colonna di Arezzo, il liceo Linguistico di San Giovanni Valdarno e il liceo Enrico Fermi di Cecina.
Accanto alla vincitrice del primo premio dell’edizione 2020, che come da tradizione ottiene la pubblicazione del proprio elaborato sulle nostre pagine, la Giuria fa i propri complimenti ai due testi meritevoli ex aequo del riconoscimento della Critica:
Aurora Gioli (Educandato Santissima Annunziata), con l’elaborato “Rantoli di umanità”, e Alice Oreti, del Liceo Classico Alberti-Dante, con il racconto “Prigionieri delle fiamme”.
(Il testo completo dell’articolo è disponibile nel numero 1/2020 di Nuova Antologia, sul sito www.polistampa.com)