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“Le Geometrie dell’amore”: si torna a parlarne
sabato 17 febbraio alle 17,30 nella libreria Rinascita di Sesto Fiorentino (Via A.Gramsci 334) A presentare il libro con me ci sarà una mia carissima amica sestese, Dottoressa Laura Irtanucci, e l’altrettanto caro amico attore Massimo Blaco. La presentazione si svolgerà come una divertente piece teatrale in cui Massimo interpreterà Riccardo Sirigatti, ossia il protagonista del romanzo che arriverà in libreria direttamente dal 1910 per chiacchierare con me e Laura dei temi principali del racconto. Vi aspettiamo
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Il romanzo Le geometrie dell’amore sbarca in tutte le Ipercoop toscane
Da lunedì 17 luglio il romanzo #legeometriedellamore sarà disponibile in tutte le Ipercoop della toscana e su amazon.it, ibs.it e www.polistampa.com
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Prima presentazione de #legeometriedellamore
Giovedì 13 luglio alle ore 18, la Sala incontri del Teatro Niccolini ospiterà la prima presentazione De “Le geometrie dell’amore”. Sono particolarmente felice di condividere quel momento, sempre e comunque emozionante, con due persone che a chiamarle speciali gli si fa un torto riduttivo: Erika Bresci e Alessandro Bini, editor che hanno lavorato rispettivamente al primo e al secondo volume della saga dedicata alle avventure del buon vecchio Sirigatti. Senza dimenticare che, ad organizzare il tutto, è stato Antonio Pagliai, editore che mi supporta (e mi sopporta) da ormai ben due pubblicazioni consecutive. Chi avrà voglia di condividere un’ora con noi è più che ben venuto.
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Spazio Tempo secondo Minkowski
” Un evento accaduto in un punto preciso nello spazio e nel tempo, può influenzarne un altro distante anche molti anni o molti chilometri rispetto ad esso.” Hermann Minkowski
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L’incontro era impossibile
“M’implorava protezione. Lo facevano il suo corpo, le sue braccia avviluppate a me. Gli occhi bagnati nascosti tra le pieghe del mio paltò (…) Restammo così, la fragilità dell’una attaccata alla compassione dell’altro, interminabili secondi.” N. Morelli
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Crudeltà come esercizio illogico di prevaricazione
“Quel giorno in cui per la prima volta ho testato l’odio, ho sperimentato anche un’altra sensazione: la rabbia. Una forza violenta, viscerale. La sentii fluire spontanea e vitale dalla bocca dello stomaco, irradiarsi nelle vene, avvamparmi le mani e il cervello, con una naturalezza primitiva. Volevo tener testa all’aberrazione che quell’essere rappresentava, ché la crudeltà non è semplice violenza, ma esercizio illogico del potere di un uomo su un altro.” N. Morelli
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Poteri terrestri ed oltre…
“Io sono sicura che anche tutto il potere del mondo, che sia quello di un politico come Felini, quello di un esper come Aglietti, oppure quello del demonio in persona non vale niente se di mezzo non c’è anche una forza potente come l’amore (…) perché ti trascina a fare cose impossibili pur di realizzare un desiderio. E prima o poi, in qualche maniera miracolosa, ti porta pure a ottenere quel che vuoi”
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Silvia Liguori e la teoria della relatività…
“Il casino non è raccogliere i pezzi del puzzle, ma metterli insieme a modo. E questo perché mentre ci ragioni ti accorgi che quello che pensavi fosse il posto giusto d’ogni pezzo, in realtà non lo è per niente. Allora rimetti in discussione tante cose, compresa la tua idea di bene e di male…” È questo il momento del romanzo in cui Silvia Liguori, con tutta la semplicità che le è propria, inizia a smontare uno dopo l’altro i dogmi interiori del giornalista Riccardo Sirigatti.
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Un autentico Fautore di destini
Astuto, claudicante, intrallazzone. Giosuè Aglietti, professore in Psicologia, è studioso di fenomeni extra sensoriali e tira più boccate di fumo che d’ossigeno. Sarà lui il fautore di destini capace di svelare i misteri de “Le geometrie dell’amore”? Bhe, anche non lo fosse, non avrebbe problemi a fingere di esserlo… Il mio caro amico Piero Evangelisti ha una faccia cinematografica, uno sguardo da canaglia e un cuore più tenero di una noce di burro. Il Prof. Aglietti, personaggio chiave ne “Le geometrie dell’amore”, aveva il suo volto ancora prima di essere descritto sulla carta. Ringrazio Piero per essersi scherzosamente prestato al nostro shooting casalingo ed aver condiviso, come sempre fa, le…
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“Una coppia senza futuro. Un destino senza speranza. Una forza rivoluzionaria”
“…S’accosta alla grata, le mani oltrepassano il ferro intrecciato che la separa dal Morelli e lo raggiungono. Usa le dita per toccarlo, percorre linee rette, lo zigomo, il naso, accarezza la curva morbida delle labbra, traccia confini e stabilisce diritti di possesso sul territorio ove molte geometrie dell’amore le sono caramente custodite. Poi s’avvicina ancora, piangendo perché non avrebbe mai voluto accadesse nella disperazione, ma lo bacia sulle labbra, schiaccia il volto sul ferro delle maglie intrecciate e l’incontra finalmente, la pelle, il bacio.”